





A dicembre è arrivata la richiesta di realizzare 6 opere di grande formato 100x70cm per arredare la milonga di capodanno 2024/2025 presso il prestigioso Hotel Il Casale di Colli del Tronto ad Ascoli Piceno.
Mi sono messa subito a pensare a quale tipo di materiale utilizzare per rappresentare questa danza popolare e raffinata. Mi sono venute in mente le radici antiche delle diverse identità culturali insediatesi nella nascente argentina di fine ottocento. La discriminazione di classe che per un secolo ha tenuto questa danza lontano dalle sale da ballo e dai teatri. Infine la tenacia di un popolo dai mille volti di esprimersi attraverso la danza. Un ballo di strada che si è evoluto con pochi mezzi e tanta volontà.
Queste riflessioni mi hanno portato a scegliere elementi di base per l’espressione visiva che potessero restituire quella forza grezza che ha generato il Tango. Ho scelto cartoni colorati che suggerissero i colori del tango e le facciate delle abitazioni della Boca, e pigmenti racchiusi in grandi gessi, tipici strumenti degli artisti di strada del secolo scorso. Così come la semplicità della camminata a tempo di musica genera una danza sublime, con questi materiali semplici e comuni ho cercato l’intensità del tango, una danza che tocca l’anima.
Ho poi esplorato le emozioni che ci rendono felici di aver ballato un tango e da quelle emozioni mi sono lasciata ispirare. E quindi sono emersi: la complicità di entrare in contatto, la fiducia e la cura che rendono un abbraccio perfetto, la libertà concessa al corpo di esprimersi senza essere mediato dalla mente, l’eleganza di una camminata in musica, l’intensità di una pausa, il duettare dei piedi, proporre e accogliere per accogliere e proporre, il vortice di un giro, le lezioni di tango, la musica grande protagonista, l’energia della milonga, Il desiderio di avventura che ogni volta ci ispira.
Lasciando risuonare dentro di me questi pensieri mi sono accorta che tutte le emozioni che rendono una Tango Magico corrispondono ai diversi progressi che abbiamo fatto nella nostra storia di ballerini di tango.
E’ nato così: Tango una questione di naso e orecchio
Il pensiero è volato alle prime esperienze, l’ascolto di una musica lontana piena di umanità, i primi passi a tempo di musica e poi il primo Respiro di Tango. Timidezza, eccitazione, paura, curiosità, una sola lezione da imparare: uscire fuori dagli schemi. Nasi e orecchie si sono incontrati, hanno avuto bisogno di conoscersi, respirare l’altro, ascoltare la musica. Questa è la prima lezione. Ciascun ballerino ha avuto bisogno del suo tempo per entrare in questa nuova dimensione, in ogni caso ciascuno di noi sa che quell’attimo iniziale è parte integrante del processo creativo che si svilupperà ad ogni nuovo Tango.
Ci siamo ritrovati dentro una comunità tanghera. Abbiamo condiviso le gioie dei primi successi e le delusioni delle aspettative inattese. Ci siamo riscoperti umani ed abbiamo imparato ad abbracciarci. Ci siamo lasciati trasportare dal calore argentino. Abbracciarci con allegria ed affetto. Questa la seconda lezione. L’abbraccio solido ed accogliente, espressione di fiducia e cura, prerogativa inderogabile per uno splendido Tango.
Come avventurieri coraggiosi abbiamo iniziato a esplorare il Tango: Camminata, Incrocio, Giro, Ocho Cortado, Sacada, Lapis, Voleo. Equilibrio indispensabile per lasciarsi trasportare dai venti musicali e per creare leggerezza e stabilità della coppia di ballo. Questa la terza lezione. I nostri corpi, avidi di libertà, hanno imparato. La musica ha compiuto la magia, i corpi duettano come Farfalle. Tanghi Felici!
La mia storia di tango è iniziata nel duemila. Era da poco uscito nelle sale cinematografiche un film molto amato “Lezioni di Tango” di Sally Potter. Chi non si è immedesimato in questo delicatissimo tango? Quale spettatore non ha danzato con Sally e Pablo al Chiaro di Luna. Per chi si è innamorato, come me, di “Lezioni di Tango” un momento per ricordare. Per chi non ha avuto ancora occasione di vederlo un invito a farlo.
Confesso di aver conosciuto e capito il Bandoneon in una fase più avanzata della personale esperienza tanghera. Quando l’ascolto si è fatto ancora più intenso e sottile. Ho imparato a ballare con l’orchestra dal vivo. La forza vitale del Bandoneon ci fa vibrare e quasi con un potere sciamanico si appropria dei nostri corpi. Il Bandoneon tira fuori il nostro carattere e dona un grande supporto alla danza. Bandoneon Sovrano assoluto della milonga. A proposito di Bandoneon, adoro “Desde el Alma” nell’esecuzione di Osvaldo Pugliese y su Orquestra al teatro Colon nel 1987.
La milonga è un piccolo mondo popolato da Gentil Uomini e Gentil Donne di Fortuna. Si, un popolo che la sera si prepara per la milonga come avventurieri pronti a salpare verso nuovi orizzonti. E’ sopraggiunto alla mente Corto Maltese uno tra i Gentiluomini di Fortuna che ci ha accompagnato in esotiche avventure tra le strisce del grande Hugo Pratt. Esploratori di anime, i danzatori in cerca di Fortuna.
Respiro di tango Attimo iniziale l’ascolto domina i corpi
100×70 cm Gesso su Cartone
Tango di ispirazione: Invierno Porteño · Gidon Kremer · Kremerata Baltica
Eight Seasons: Astor Piazzolla – Four Seasons of Buenos Aires; Vivaldi – Four Seasons
Abbraccio fiducia e cura modellano l’abbraccio
100×70 cm Gesso su Cartone
Tango di ispirazione:
Farfalle La musica ha compiuto la magia i corpi duettano come farfalle
100×70 cm Gesso su Cartone
Tango di ispirazione:
Chiaro di Luna chi non si è immedesimato in “Lezioni di Tango” di Sally Potter?
100×70 cm Gesso su Cartone
Tango di ispirazione: Amor Y Celos · Juan D’Arienzo
Bandoneon Sovrano assoluto della Milonga
100×70 cm Gesso su Cartone
Tango di ispirazione: Gallo Ciego – Osvaldo Pugliese
Fortuna Gentiluomini e Gentildonne di Fortuna popolano le milonghe – omaggio a Hugo Pratt
100×70 cm Gesso su Cartone
Tango di ispirazione: Il Bello – Opera Buffa – Francesco Guccini